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Abortire o non abortire?


Mago

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Grande Mago!

 

Tornando alla missione di "quella" notte, se non sbaglio loro furono l'unico equipaggio a rifornirsi tra una trentina di altri equipaggi.

TU NE CEDE MALIS SED CONTRA AUDENTIOR ITO

 

_________________________________________

 

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Come dicevo, un aereo solo che ha deciso di andare avanti.

 

Concordo in toto , quella missione , da come si erano messe le cose ,andava abortita e la scelta di continuare lo stesso personalmente continuo a ritenerla , oggi come allora , sbagliata e infatti si sono visti i risultati.

 

Quella missione aveva un senso dal punto di vista bellico se condotta come da pianificazione che, appunto ,prevedeva la partecipazione di più velivoli a cui era si assegnato un compito specifico ma facente parte di un disegno corale , venuto meno questo per i problemi di rifornimento in volo la missione era di fatto fallita con tutto ciò che ne consegue...

 

:pilotfly:

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Capisco che da persone estranee sia difficile da capire, ma il piano era chiaro..

 

"Bellini, in qualità di capo equipaggio, decise che il loro velivolo avrebbe dovuto proseguire in solitaria, sapendo che il profilo di missione prevedeva di portare avanti l'attacco anche in una situazione del genere[5], quale che fosse lo schieramento difensivo del nemico."

 

Capisco che noi contribuenti ci abbiamo rimesso un Tornado del valore di diversi miliardi di lire.

Ma se la decisione del maggiore Bellini fosse stata davvero errata, sarebbe stato processato dalla corte marziale. Invece venne decorato ed infine raggiunse il grado di Generale di brigata aerea.

Quindi la sua decisione fu ritenuta giusta.

 

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Scusa Pelmo non c'è molto da capire, l'unità minima di combattimento nelle aviazioni del blocco occidentale è composta da una two ship.

 

Un singolo aereo non è una unità di combattimento.

 

Non c'era nessun motivo per non abortire.

Moderator

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Scusa Pelmo non c'è molto da capire, l'unità minima di combattimento nelle aviazioni del blocco occidentale è composta da una two ship.

 

Un singolo aereo non è una unità di combattimento.

 

Non c'era nessun motivo per non abortire.

 

Concordo , peraltro con la storia della decorazione al pilota l' AM fece il solito papocchio all' italiana visto che non fu concessa al navigatore con la motivazione che questo ebbe alcune perplessità sulla validità della decisione presa dal comandante e quindi non dimostrò lo stesso "sprezzo del pericolo"....

 

Ad ogni modo da che mondo è mondo il primo obiettivo di un comandante è quello di riportare a casa il proprio velivolo con equipaggio annesso , certamente non quello di andare in cerca di gloria mettendo inutilmente a rischio sia il velivolo che l' incolumità sua e del navigatore.

 

E la situazione che si era venuta a creare consigliava senza se e senza ma di abortire e ritornare indietro , un singolo velivolo non poteva fare che la fine che ha fatto.....

 

:pilotfly:

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Scusate, ma se nel Briefing è stato chiarito cosa fare se un solo velivolo sarebbe riuscito a rifornire, non si può incolpare Bellini. Ha preso quella decisione perché evidentemente consapevole che poteva farlo. Non credo alla versione del kamikaze. Anche lui era sposato e padre. Non pensò proprio che cercasse gloria. Ha solamente eseguito un piano discusso nei minimi dettagli. Le condizioni climatiche sicuramente erano al corrente agli equipaggi. Nel Briefing se ne parla. Immagino che si aspettasse solamente fuoco da AAA e che le postazioni SAM fossero state tutte neutralizzate in un attacco precedente. Infatti fu colpito da un missile, non dalla contraerea. Se proprio vogliamo essere coerenti, allora anche i suoi superiori sono colpevoli di aver dato disposizioni sbagliate sul da farsi, in caso che un solo velivolo fosse riuscito a rifornire. Non fu solamente colpa sua.

 

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Si ma un conto è il briefing , fatto a tavolino, ben altro la situazione reale che poi incontri e questa consigliava di abortire , poi lui ha deciso di proseguire lo stesso e si sono viste le conseguenze...

 

Chiaro che la responsabilità non fu solo del comandante dell' aeroplano ma di tanti attori della vicenda , in primis l' intelligence che non era al corrente della presenza di batterie SAM ancora attive piuttosto degli alti comandi , ecc...

 

Fu una azione concepita e condotta alla carlona come si suol dire , c' erano decine di aeroplani per questa missione e, evidentemente , se ne erano stati pianificati così tanti un motivo c'era ,altrimenti bastava una two ship , e doveva essere dichiarata abortita nell' attimo in cui non è stato possibile effettuare il rifornimento in volo dei velivoli causa turbolenza da uragano...

 

Quella missione poteva e doveva essere gestita meglio, non per niente poi ci furono polemiche a iosa....

 

 

:pilotfly:


Edited by Falcoblu
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Scusate, ma se nel Briefing è stato chiarito cosa fare se un solo velivolo sarebbe riuscito a rifornire, non si può incolpare Bellini. Ha preso quella decisione perché evidentemente consapevole che poteva farlo. Non credo alla versione del kamikaze. Anche lui era sposato e padre. Non pensò proprio che cercasse gloria. Ha solamente eseguito un piano discusso nei minimi dettagli. Le condizioni climatiche sicuramente erano al corrente agli equipaggi. Nel Briefing se ne parla. Immagino che si aspettasse solamente fuoco da AAA e che le postazioni SAM fossero state tutte neutralizzate in un attacco precedente. Infatti fu colpito da un missile, non dalla contraerea. Se proprio vogliamo essere coerenti, allora anche i suoi superiori sono colpevoli di aver dato disposizioni sbagliate sul da farsi, in caso che un solo velivolo fosse riuscito a rifornire. Non fu solamente colpa sua.

 

Che io sappia non è stato colpito da un SAM, ma da una raffica di uno Shilka. I nostri Tornado all'epoca non avevano neanche lo Sky Shadow di cui erano dotati i Gr.1 della RAF, altrimenti avrebbe avuto qualche chance in più di disturbare il loro radar.

Sicuramente poter affiancare un velivolo come il futuro Tornado-ECR avrebbe garantito un risultato diverso: nessun velivolo americano è stato abbattuto da contraerea quando volavano gli EF-111 Raven.

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Non condivido la tua opinione.

Non abbiamo a che fare con dei militari di leva. Stiamo parlando di professionisti. Credimi che per arrivare a quel punto ( raggiungere la qualifica di pilota militare, raggiungere la qualifica "combat ready ecc) il percorso è molto lungo. Accertamenti psicologici in primis, studi, addestramento, addestramento e ancora addestramento, portano a formare degli equipaggi molto preparati a tutte le evenienze. Compresa quella che capitó quella notte.

Poi scusami, polemiche da parte di chi? Civili? Quali politici e giornalisti che non capiscono una mazza e mai saranno in grado di capire certe cose? Lasciamo fare ai nostri soldati va.

In guerra non si vince mai senza accusare delle perdite. Il besaglio l'anno centrato si o no, nonostante fossero da soli? Mi sembra anche troppo, che hanno dimostrato di essere professionisti. Un'altra cosa Mago, anche se fossero rimasti in due le cose non sarebbero andate diversamente, anche perché i velivoli erano armati tutti quanti con bombe e non con missili anti radar tipo HARM. E raggiunto IP, i velivoli si sarebbero comunque separati, per proseguire "singolarmente " il piano di volo fino all'obiettivo. Forse ne avremo persi due invece che uno solo.


Edited by Pelmo
 

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Negativo preso in pieno da un SAM. Non per nulla Bellini urla più volte chaffa! Chaffa! Chaffa! E Cocciolone risponde, sto già chaffando! Nella registrazione si sente anche l'allarme del RWR che avverte del missile nemico in volo verso di loro.


Edited by Pelmo
 

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Pelmo devo contraddirti: lo shilka ha un radar come i SAM, quindi chaffare per disturbare il suo radar è corretto anche per una contraerea di quel tipo

 

gli Irakeni utilizzavano una tecnica di saturazione a copertura 360° sparando raffiche da 70 a 200 piedi proprio perchè conoscevano le tattiche di attacco occidentali, successivamente bastò attaccare in quota media dai 1550 piedi per inficiare le contro mosse

l'aereo fu colpito nel radome e sino all'altezza del cruscotto del pilota ed in un articolo Bellini raccontò che secondo lui fu l'aereo ad impattare i proiettili e non loro a prendere laereo...

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A questo punto vorrei sentire il parere di Tbear. Sempre che egli voglia contribuire con un suo commento.

 

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Per completezza riporto la descrizione del col. Bellini:

Mi è stato chiesto di scrivere un’introduzione ad un articolo che mi riguarda e che fa parte un po’ della mia vita ossia la guerra del Golfo del 91 che mio malgrado ci ha visti (a me ed al Cap Cocciolone) protagonisti.

 

Ho chiesto all’autore dell’articolo su cosa doveva essere incentrata la mia introduzione e mi è stato detto di parlare delle ultime fasi di quel volo del 18 gennaio che si sono concluse con il lancio in pieno deserto e della sensazione che prova un pilota nel momento del lancio. Vi racconterò perciò quelle ultime concitate fasi anche se, del momento effettivo del lancio, io non ho nessun ricordo ma ho solo quella testimonianza data dall’ascolto della scatola nera del mio Tornado.

 

Dopo aver effettuato il rifornimento in volo ed aver scoperto che il mio “leader”, per una rottura meccanica, stava rientrando alla base, senza aspettare che il velivolo del mio leader lasciasse la formazione, spensi tutte le luci esterne e diressi il velivolo verso nord, verso il punto della navigazione prima dell’attacco. Appruai verso il nero più nero confidando ciecamente negli strumenti. Il “coccio” mi batteva la quota per ricordarmi che alla fine di quel nero c’era la superficie dell’acqua del mare arabico. Livellammo a 250 piedi dal livello dell’acqua e procedemmo ai controlli da effettuare prima dell’attacco. Staccammo la radio di emergenza dal seggiolino (consente di individuare l’equipaggio lanciatosi con il paracadute attraverso un segnale radio di emergenza. Se il lancio avviene in territorio nemico essere individuati non è la cosa migliore.) ed effettuammo i controlli del TF (Terrain Following - apparato che consente di volare seguendo l’orografia del terreno in modo automatico ed in ogni condizione metereologica).

 

Ci dirigemmo velocemente verso Kuwait City e cominciai a vedere i contorni della costa e l’illuminazione a giorno della città. Dissi all’interfono che mi aspettavo Kuwait City oscurata rallegrandomi che invece non lo fosse.

 

Entrati su terra iniziammo l’avvicinamento al nostro obiettivo assumendo la configurazione tattica prevista. Incrementammo la velocità e scendemmo, usando la strumentazione di bordo, ulteriormente di quota.

 

La CONTRAEREA era molto attiva e ricordo di aver effettuato una chiamata al COORDINATORE TATTICO

 

della MISSIONE a bordo di un AWACS

 

con il nominativo POMKA, dicendogli che LEAGION 14

 

(nominativo radio del numero 4 la formazione di velivoli di quella notte) proseguiva per la missione. In risposta ricevetti un “ROGER”.

 

Alle 04.30 ho sganciato come previsto il carico bellico, composto da 5 MK 83 ritardate con il Sistema MATRA, sull’obiettivo, e 40 secondi dopo sono stato colpito violentemente dalla contraerea irachena ai comandi di volo del velivolo costringendomi al lancio.

 

Tutta questa concitata fase è stata ricavata dal crash recorder del Tornado abbattuto in quanto di quei momenti non mi rimangono se non vaghi ricordi, una cosa però è certa e cioè che aver dato l’ordine di eiezione deve essermi costato moltissimo. Ogni pilota durante la missione, fa del suo velivolo il rifugio più sicuro e confortevole del mondo. Lasciarlo non può che costare tantissimo dal punto di vista psicologico ed è per questo che il lancio in genere si effettua quando tutte le altre opzioni vengono meno.

 

Il punto di impatto del velivolo e quindi presumibilmente anche il punto di atterraggio dei due paracadute, era a circa 20 Km Nord—Ovest di Kuwait City. Il luogo era alla periferia del complesso di Caserme Irachene che costituiva l’altro Target.

 

La cattura da parte delle Truppe Irachene è stata immediata, data la vicinanza dell’impatto dalle installazioni logistiche.

 

Appena presi io ed il Navigatore Cap. Maurizio COCCIOLONE siamo stati divisi e tenuti in luoghi separati. Io sono stato tenuto nella postazione di comando di una Batteria ZSU 234 che il nostro velivolo al momento dell’impatto aveva distrutto.

 

Lì sono stato spogliato di tutto e sono stato vestito con biancheria di fabbricazione ungherese e con la nota tuta gialla dei prigionieri di guerra

 

La Tuta da Volo, Pistola Beretta CAL.9, due Caricatori, Scarponi, Tuta Anti—G, Casco, Cosciale, Pugnale, Orologio e biancheria intima mi sono stati confiscati.

 

Dal lancio fino al momento della liberazione non ho più incontrato COCCIOLONE di cui conoscevo la sorte.

 

12/luglio/2004

 

Col. Gianmarco Bellini

 

Comunque la scelta di proseguire la missione non è stata campata in aria: il profilo di missione prevedeva il proseguimento anche in singolo.

Tuttalpiù si potrebbe giudicare chi ha pianificato senza affiancare una adeguata copertura SEAD (eventualmente anche americana)

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A questo punto vorrei sentire il parere di Tbear. Sempre che egli voglia contribuire con un suo commento.

 

Non so Tbear quali fonti/contatti in AMI possa avere, però ti dico che presso il comando del 155°gruppo era conservata una "reliquia" del blindovetro con segni di impatto del 23mm dello Shilka...;)

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Ok, dopo aver letto il tuo materiale e altro, devo riconoscere il mio errore. Sono sempre stato convinto che fu un SAM ad abbattere il Tornado.

 

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Non so Tbear quali fonti/contatti in AMI possa avere..

 

Se non ricordo male Tbear è un ex pilota della nostra marina militare italiana e volava sull'Harrier.

Ho chiesto un suo parere non tanto per capire se Bellini fosse stato abbattuto da un SAM o meno, ma per chiedere un suo parere sull'operato di Bellini.

 

Io ripongo piena fiducia ai nostri ragazzi che svolgono diversi compiti nelle nostre forze armate.

Più volte i nostri militari si sono distinti in battaglia e hanno ricevuto i complimenti da molte forze armate straniere.

 

Leggendo il tuo link vedo che gli irakeni usavano quella tattica.

Ora, dico io, ammettiamo che tutti e 30 i velivoli avessero rifornito e proseguito la missione.. Quanti di loro sarebbero stati abbattuti oltre al nostro Bellini? Le contromisure, mi sembra di aver capito, i nostri comandi le hanno prese appunto, solamente dopo l'abbattimento di Bellini. Da li in poi, si legge, cambiarono l'altitudine d'attacco. Forse quella notte, fu anche un bene, che solo Bellini proseguì la missione, atrimenti avremmo perso più velivoli.

 

Sono certo che la guerra del golfo ha insegnato moltissimo ai nostri militari. Ma le tattiche di guerra sono sempre in evoluzione e non è detto che quello che era valido allora, sia ancora oggi attuabile.

 

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Probabilmente altri velivoli sarebbero stati abbattuti: la RAF, meglio equipaggiata, ha subito 6 abbattimenti di Tornado con la perdita di 2 piloti e 3 navigatori https://defenceoftherealm.wordpress.com/2015/09/30/raf-tornado-losses-during-desert-storm/

Due di questi abbattimenti sono avvenuti lo stesso 17 gennaio, data di inizio ufficiale dei bombardamenti, la stessa notte in cui è stato perso il nostro Tornado.

Ad altitudini così basse, oltre al fuoco AAA, si doveva fare attenzione anche alle armi leggere: un gr.1 fece un rientro in emergenza perché colpito da una raffica di AK-47...

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E poi, sapete tutti cosa significa legion 14 vero?

 

Bellini era gregario del secondo elemento. La domanda corretta è, il leader del package che cavolo ha ordinato? Il leader del volo (legion 11) che cavolo ha ordinato? Il leader del secondo elemento (legion 13) che cavolo ha ordinato? Insomma come cazz è che alla fine ha deciso Bellini?

Moderator

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E poi, sapete tutti cosa significa legion 14 vero?

 

Bellini era gregario del secondo elemento. La domanda corretta è, il leader del package che cavolo ha ordinato? Il leader del volo (legion 11) che cavolo ha ordinato? Il leader del secondo elemento (legion 13) che cavolo ha ordinato? Insomma come cazz è che alla fine ha deciso Bellini?

 

Se Legion 14 è andato avanti probabilmente tutti i leader che citi nell' ordine avranno dato l' assenso al proseguo della missione ,mi pare molto strano che il pilota abbia fatto di testa sua ignorando la scala gerarchica....

 

:pilotfly:

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